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….. impareremo ad amarci di più, ad aiutarci e considerarci? Un'utopia? Forse, ma chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione. E l'immaginazione ci può portare lontano.


Come consuetudine, ogni anno in prossimità delle feste scrivo i miei auguri.
Quest'anno ho qualche difficoltà a raccogliere emozioni e pensieri.
Il 2020 è stato l’anno che non c’è, ma a differenza dell'Isola che non c'è della storia di Peter Pan il significato qui è ben diverso.
È l'anno che non c'è, che ci ha tolto tanto e restituito poco, che ci ha tenuti distanti, che ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita.

È l'anno dei compleanni non festeggiati, delle cene mancate, delle vacanze rimandate. È l'anno che ci ha portato tristezza e dolore.
Sarà un Natale diverso, noi così abituati a correre fino all'ultimo minuto della vigilia a fare acquisti, soffocati da pacchi e regali, tavole imbandite, profusione di dolci e frutti esotici.
Tutti più buoni, tutti più amici, tutti a darsi pacche sulle spalle. Si ma poi?
Poi generalmente si torna alla nostra vita, ai nostri interessi.
Ma il significato del Natale?
Questo Natale ci dovrebbe far pensare, ne avremo tutto il tempo! Sarà un Natale più sobrio e potrebbe essere una buona opportunità per imparare a dedicarsi agli altri, a noi stessi e a chi ci vuole bene.
È un grosso sacrificio quello che ci viene richiesto ma credo che sia necessario proteggere i nostri nonni, i nostri genitori. E poi diciamolo: il covid avrebbe fermato quelle enormi tavolate tra parenti e amici? Da solo no! E quindi inevitabilmente scattano delle regole. Chi ci rimette sono i bimbi e i ragazzi che passeranno le loro vacanze scolastiche chiusi in casa, nel rispetto delle regole della zona rossa. Tutti a lamentarsi per la cena o il pranzo di Natale, per la Messa alle 18 ( che poi il nostro parroco già faceva) e il Capodanno tappati in casa. Pensate invece ai bambini e giovani che ancora una volta si vedono le loro libertà limitate, pensate ai nostri cari nelle case di riposo che non vedranno nessuno per il giorno di Natale, per Santo Stefano e neanche per la Befana! Pensate a tutti colori che una casa dove stare non ce l'hanno, pensate ecco pensate!!!
Ho creduto che questa pandemia avesse cambiato gli animi ma ho dovuto ricredermi più volte. Si dimentica in fretta, si ritorna in fretta alle nostre scellerate abitudini, io per prima!
Ma spesso mi capita di pensare che non sarà così, impareremo ad amarci di più, ad aiutarci e considerarci. Un'utopia?
Forse, ma chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione. E l'immaginazione ci può portare lontano.
Vi auguro di trovare la vostra isola che non c'è, di trovare in voi stessi tanta serenità e vi auguro di condividerla con chi è meno fortunato e con le persone a cui volete bene.
Che questo Natale ci renda persone migliori.
Buon Natale e buona vita!

 

È Natale
(Madre Teresa di Calcutta)
È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.



 

Auguri dal Mondo di Vivi

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