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Oggi inizio i miei esercizi di scrittura ... ora cosa penso e cosa provo? un pò di nostalgia ...

Oggi inizio i miei esercizi di scrittura e chissà che non mi portino qualcosa di buono.
Per prima cosa ho deciso di comprare un tablet. Ho bisogno qualcosa di comodo per scrivere quando mi trovo in giro. Perché le cose da scrivere non è che ti danno l'appuntamento, quando decidono che tu lo debba fare ossia scrivere si presentano alla tua mente.

E se non le prendi al volo e le depositi in archivio, quando ti concentri per farlo non è la stessa cosa. Perchè ti capita la notte quando ti svegli e non riesci più a prendere sonno, capita mentre guardi il mare, capita al lavoro ( e lì è un problema). A volte penso che ci vorrebbe un registratore mentale da collegare ad un foglio di carta!!!!
Il primo esercizio è quello di descrivere come mi sento ed ecco :
la mia sensazione ora è di non aver voglia di alzarmi da letto. E’ domenica mattina, fa piuttosto fresco. Non si sono accesi  i termosifoni. Quest'anno in casa è tornato in auge “il non accendo e non programmo”!
È così mi torna in mente quando abitavo in campagna con i miei genitori.
In casa avevamo tre stufe a legna: una grossa nella sala, una piccina nella mia camera da letto, una di medie dimensioni nello studio di papà. In bagno ci si scaldava con una stufa a kerosene.
Vi vedo che strabuzzate gli occhi ! mica ho vissuto 100 anni fa lo so ma nelle campagne degli anni 70 si viveva ancora così.
Ricordo quando andavo alle scuole medie. Mi alzavo e aprivo lo sportello della stufa, se trovavo la brace mettevo la legna nella speranza che riprendesse ad ardere, intanto correvo in bagno e accendevo l’altra stufa, insomma passavo a correre da una stanza all’altra e mi scaldavo! Mi vestivo praticamente seduta sulla stufa, e non vi dico lavarsi al mattino che piacere fosse!.
Mentre l'ambiente si riscaldava facevo colazione, e poi di  corsa  alla fermata della corriera. Agli inizi delle superiori era anche peggio;  mi alzavo molto presto alle sei e venti. Lascio alla vostra immaginazione il piacere che potevo provare ad alzarmi dal letto in pieno inverno!
E se la brace era spenta? Rimanevo in bagno abbracciata alla stufa il più possibile. Detto questo ora potete capire perché non amo alzarmi al freddo benché non sia più pungente come allora, ora sono una privilegiata vivo al mare e le temperature sono sempre e comunque miti.
Ora cosa penso e cosa provo? un pò di nostalgia, avevo intorno tutta la mia famiglia, avevo una vita davanti e tanti sogni ma il freddo quello chi se lo scorda più!

 

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