Come fare il cambio armadi: qualche suggerimento. Il terzo appuntamento con le guide


Terzo appuntamento con le guide per la casa. Questa volta entriamo nel vivo. Oggi vi parlerò di cambio armadi. È iniziato il caldo e forse siamo già in ritardo.
Non so voi ma per me il cambio armadi è sempre stato uno di quei lavori da rimandare al giorno dopo. Mi dava non poca ansia. Funzionava più o meno così: aprivo le ante e iniziavo a tirare fuori abiti riponendoli sul letto, ad un certo punto perdevo il totale controllo della situazione mentre era quasi ora di pranzo e la famiglia reclamava un pasto. Quando temevo che la situazione prendesse il sopravvento su di me ecco che trovavo la soluzione e ogni cosa tornava magicamente a suo posto ma con non poche difficoltà.



Ai tempi della cabina armadio era tutto molto più semplice, lo spazio mi permetteva di avere quasi tutto a vista, suddiviso tra invernale ed estivo. All’interno il suo allestimento prevedeva i capi come abiti e cappotti in una zona longitudinale, nelle zone più accessibili gonne, pantaloni e camicie, la zona delle scarpe, (quelle fuori stagione), nelle zone alte coperte, piumoni e quello che poteva essere usato occasionalmente come l’abbigliamento da sci. Infine nei cassetti la maglieria.
Ma come vi ho già raccontato la cabina armadio ha lasciato il posto a l'amorevole cameretta dei gemelli e gli spazi si sono ristretti.
Per la camera da letto abbiamo acquistato un enorme armadio bianco di design della Pianca con ante scorrevoli munito di un doppio servetto per far scendere gli abiti.
All’interno diversi ripiani e da un lato una profonda cassettiera.
L’ armadio è stato studiato con il nostro mobiliere di fiducia appositamente per sfruttare al massimo gli spazi.
Non è paragonabile allo spazio che avevo prima, pertanto ho sfruttato una colonna esistente in camera per ricavarne un mobile ad un anta con diversi ripiani.
Per qualche anno il cambio di stagione è stato un lavoro di poco conto e  di conseguenza  ho perso un pò la mano, ero diciamo un poco arrugginita.

Sappiamo bene che tutto ciò che viene messo nelle scatole rischia di essere dimenticato, perché di fatto ci vestiamo con quello che vediamo. Ci avete fatto caso?
Le cose che indossiamo sono spesso sempre più o meno le stesse e non solo perché ci piacciono o ci stanno meglio ma perchè a portata di mano!
Quindi il cambio armadi di stagione deve essere una buona occasione per organizzare al meglio il proprio armadio.
Nel mio caso i completi ( giacca e pantaloni) da uomo o i tailleur da donna sono sistemati nella parte alta dell’armadio, suddivisi tra estivi ed invernali.
I cappotti o le giacche invernali e i piumini sono collocati sempre in alto, fatta eccezione di alcuni capi che nella stagione estiva alloggiano in una stanza di supporto su uno stender all’interno di apposite custodie, idem per i pantaloni invernali o estivi a seconda della stagione in cui mi trovo.
I jeans li considero indumenti per tutte le stagioni, pertanto rimangono appesi nell’armadio,  lo spazio è decisamente ampio e così riesco ad avere sempre a portata di mano quasi tutti i vestiti e le gonne.
Il cambio avviene soprattutto per i maglioni, maglie in genere e le polo.
L’operazione richiede un pò di tempo e parecchia confusione, in quanto prima svuoto l'armadio riponendo tutto sul letto, divido per tipologie, ripongo le maglie fuori stagione nel cassettone del mobile.
Sui ripiani suddivido i maglioni tra quelli a  tinta unita, quelli a fantasia e quelli a righe. Idem per le polo e per le maglie.
Un settimanale contiene i pigiami, una parte dell’intimo e degli indumenti sportivi o tecnici come l’abbigliamento da bici.
Questo è quello che più o meno faccio ogni stagione. Le scarpe che prima erano nella cabina armadio hanno trovato fissa dimora in un armadio ad ante pieghevoli posto in lavanderia. La sua capienza fa si che una parte contenga le scarpe estive e una parte le invernali. Nelle scatole tengo solo le scarpe che indosso raramente o per certe occasioni.


Torniamo però all’inizio della nostra storia. Sarebbe buona norma prima di iniziare il cambio di stagione fare decluttering ( a me piace più simpaticamente chiamarlo desbarassu ( da buona ligure di adozione).
Il primo termine è più figo ma il secondo rende meglio!
Battute a parte il decluttering è un termine inglese che significa letteralmente fare spazio. Il consiglio è quello di provare quegli abiti che probabilmente non vanno più bene o passati di moda. La soluzione al problema, però non è quella di deporre tutto in una scatola, primo perchè porta via spazio e secondo perchè quello che finisce nelle scatole raramente torna alla luce.
Apro una parentesi e vi parlo della teoria sul riordino di Marie Kondo, giapponese guru del decluttering di ogni genere, che prevede di liberarsi degli oggetti che “non diffondono gioia”. Si procede per categorie e non per ambienti, iniziando con quelli a cui si è meno legati: prima i vestiti, poi i libri, le carte, gli oggetti. Kondo suggerisce anche come piegarli al meglio in modo che occupino il minor spazio possibile (se piegate nel modo giusto, dice, in uno stesso cassetto ci possono stare 40 cose anziché 20) e possano “respirare”.
Detto questo, non sono del tutto d’accordo. Sono la prima a conservare abiti che non metterò più ma ai quali sono legata con dei ricordi, oppure abiti che mi piacciono particolarmente vedi un cardigan nero leggero di Liu jo anche se un pò malconcio!
Sul piegare le cose nel modo giusto è ragionevole farlo ma alcuni metodi a mio avviso non danno i tanti sperati risultati. I capi respireranno ma saranno parecchio stropicciati, provare per credere!
Decluttering può voler dire regalare. Ci sono abiti in ottimo stato ma di una taglia più piccola in ogni armadio. E’ una buona occasione per regalarli ad un parente o ad un’amica, in tal modo  i vostri vestiti avranno una seconda vita.


Nella riorganizzazione dell’’armadio sono importanti gli accessori.
I contenitori li trovo particolarmente utili per riporre cravatte, cinture, guanti, calze e intimo.
Prima di acquistarli fate bene attenzione alle misure che vi servono, ve ne sono di tutti i tipi. Se sono a vista vi consiglio scatole in tinta con l’armadio. Altrimenti se avete delle belle scatole di cartone o tessuto in casa potete adattarle al vostro uso.
Le grucce sono un cruccio di molti almeno così è per me.
No assolutamente alle grucce di ferro, per intenderci quelle che danno con gli abiti ritirati in lavanderia: si arrugginiscono e spesso strappano i vestiti. No alle grucce diverse una dall’altra. Io ci sto ancora lavorando,  vi consiglio delle grucce ricoperte di velluto molto carine e comode, così come quelle in plastica o in legno. Queste ultime spesso sono ingombranti anche se più resistenti. Vi consiglio grucce con il bordo lineare, altrimenti vi troverete pantaloni stropicciati o con pieghe strane.
Una volta che avrete tutto ordinato vi consiglio di scattare una foto con il cellulare; potrà sempre servirvi l'anno dopo per prendere spunto oltre ad una bella soddisfazione dopo tanto lavoro.
Per concludere è sempre piacevole essere accolti da un buon profumo quando si aprono le ante del proprio armadio. Si possono fare dei sacchetti con la lavanda riciclando i sacchetti delle comunioni o matrimoni oppure se ne possono comprare di già fatti. Sarò un pò all'antica ma l'antitarme non manca mai, soprattutto se  alla vigilia di una crociera ai Caraibi in pieno inverno trovi i tuoi migliori maglioni bucati. Altra casa e altro armadio.
L'ultimo consiglio che vi posso dare è quello di dedicare un giorno preciso al cambio degli armadi oppure se non avete una giornata a disposizione datevi dei tempi. Potete farlo per step, l'importante è che non vi rimangano dei vestiti in giro.
È adesso mettete la vostra playlist preferita, fatevi una tisana e buon cambio dell'armadio!!!!!




 

 

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